Internet e il controllo del web

Le grandi nazioni vorrebbero cercare di controllare il web tramite leggi e canoni, ma il colosso Google si oppone:

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13-11-2012
Internet e il controllo del web

La rete web internet è ormai da anni entrata a far parte della vita di tutti i giorni, una statistica ci dice che per il 2016 ci saranno circa 3 miliardi e mezzo di persone ad accedere alla rete. Un business enorme se pensiamo che il colosso Google che con i suoi servizi di motori di ricerca e marketing, detiene oltre il 60% del mercato.

Il valore del colosso Google si aggira attorno ai 200 miliardi di euro, dati sconvolgenti se si pensa che internet nasce proprio negli Stati Uniti con la rete a scopo militare Arpanet, anche se internet come lo conosciamo noi è stato sviluppato da ricercatori europei che hanno collaudato l’attuale: WWW World Wide Web.

Da un lato si pensa all’enormi potenzialità guardando al futuro per tutti i paesi industrializzati, dall’altro un’occhio sui paesi con problemi economici e dove lo sviluppo tecnologico è ancora un’utopia, parliamo ad esempio di numerosi paesi africani.

Internet è sinonimo di libertà di espressione e di pensiero, ma non è pur sempre così in molti paesi questa libertà di espressione viene imbavagliata dai governi, come accade in Cina o in Iran dove sono gli stessi governi a creare una sorta di grosso imbuto (tecnicamente: firewall) per filtrare qualsiasi tipo di informazione da far arrivare all’utente finale.

Oggi le grandi nazioni si vogliono spingere oltre cercando di creare una sorta di “leggi” per internet, ovvero sul controllo della rete, come ha proposto il presidente della Russia Putin, intenzionato a creare un vero e proprio regolamento di internet, proposte che fin ora sono state rispedite al mittente.

Attualmente l’idea da applicare alla rete internet sarebbe quella di un canone da far pagare alle aziende che forniscono servizi, proposta che potrebbe essere accettata dagli operatori europei e che in linea teorica dovrebbe incentivare la concorrenza e quindi la qualità dei servizi offerti.

Google non è d’accordo e insieme ad altre grandi aziende si sta muovendo con una massiccia campagna mediatica per sensibilizzare i navigatori e soprattutto per dimostrare la qualità dei servizi offerti il tutto alla luce del sole ed infatti da giorni è disponibile una galleria fotografica con descrizioni delle apparecchiature e delle sedi per dimostrare il lavoro che c’è dietro e soprattutto la qualità.

Articolo pubblicato su uominidonne.net