Giovani e web, i consigli della polizia

Spesso i giovani non sono così accorti mentre navigano nella rete, è dunque necessario istruirli per evitare loro di cadere nelle trappole del web.

Articolo pubblicato da Beatrice D'Oria su ilsecoloxix.it

16-11-2012
Giovani e web, i consigli della polizia

Genova - Quali sono i pericoli più comuni che i ragazzi possono incontrare in Rete e come fare per evitarli? Se n'è parlato al Salone Orientamento Abcd della Fiera di Genova, in un appuntamento dal titolo “Un hacker si racconta”, organizzato da Regione Liguria, polizia Postale e Scuola di Telecomunicazioni delle Forze Armate.

La prima regola di base, può sembrare ovvia, è la scelta di una password più complicata possibile: data di nascita, nome di cane, gatto o fidanzato sono troppo scontate, e i rischi sono tanti. Secondo l'ingegner Roberto Surinelli, direttore tecnico capo della polizia di Stato, «si tratta dello stesso ragionamento che si fa con la propria porta di casa: come non si lasciano le chiavi sotto lo zerbino, in maniera analoga dobbiamo proteggere le nostre informazioni con password “robuste”. Poi bisogna ricordarsi che quello che viene pubblicato su Internet rimane per sempre: spesso c'è troppa esuberanza da parte dei giovani, che pubblicano propri scatti senza porsi il problema della privacy».

Tag e quant'altro, quindi, vanno sempre richiesti: «Si tratta di regole base della “netiquette”, che però molti giovani non conoscono».

Quali sono, comunque, le insidie maggiori per chi naviga online senza accortezza? «Bisogna stare attenti a dove vengono inseriti i dati personali - aggiunge Surlinelli - Il rischio più grande che si corre è quello di essere truffati o, ancora peggio, di essere vittime di reati, come molestie e ricatti».

Articolo pubblicato da Beatrice D'Oria su ilsecoloxix.it