Diritto all'oblio: Google pubblica il modulo per nascondere i dati

Dopo la sentenza della Corte Europea, Google risponde con un modulo attraverso il quel gli utenti possono chiedere la rimozione dei propri dati...

10-06-2014
Diritto all'oblio: Google pubblica il modulo per nascondere i dati dalla SERP

La notizia è di un paio di settimane fa: la sentenza della Corte europea del Lussemburgo che emanava il diritto all'oblio.

La sentenza prevede che ogni persona possa far rimuovere i propri dati ed informazioni collegate al proprio nome dal web e dai risultati dei motori di ricerca.

La domanda più gettonata era proprio su come si sarebbe comportato il colosso Google, che però ha prontamente risposto attraverso un modulo per la richiesta di tale operazione.

L'annuncio arriva direttamente da Larry Page, il capo di Big G, che annuncia che Google da la possibilità «ai cittadini europei che ne sentissero la necessità, un modulo col quale si può richiedere di cancellare i risultati delle ricerche che includano il loro nome "qualora tali risultati siano inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati". »

La pagina con il modulo che potete trovare cliccando su questo link vi permetterà di indicare i link che volete far rimuovere dalla SERP che contengono il vostro nome e a cui non vogliamo essere associati tramite una ricerca sul motore.

La compilazione prevede anche di allegare una copia del documento d'identità, per evitare che ci siano richieste fraudolente di rimozione, volte a danneggiare avversari commerciali o per eliminare informazioni a carattere legale dalla rete.

Dopo la richiesta, come'è specificato nel modulo, Google si riserva di valutare volta per volta se chi richiede tale operazione ne abbia diritto e soprattutto se non vi siano motivi di pubblico interesse che potrtebbero impedire tale rimozione.

In ogni caso, data l'enorme quantità di richieste che sicuramente perverranno a Big G, i tempi di esecuzione della pratica potrebbero non essere così immediati!

Fonte delle informazioni: focus.it