Da telefonino a portafoglio: l'ultima frontiera dello shopping

Roma - Con la nuova tecnologia NFC sarà possibile acquistare in uno dei tanti negozi abilitati e portare con sé nella Sim di PosteMobile il biglietto dell'autobus, il badge aziendale, buoni pasto e la chiavetta 'virtuale' per la macchinetta del caffè. Da dicembre a Milano, dall'inizio del nuovo anno nelle principali città italiane.

Articolo pubbliucato su adnkronos.com

07-11-2012
Da telefonino a portafoglio: l'ultima frontiera dello shopping

Da cellulare a portafoglio elettronico per fare shopping nei negozi abilitati e portare con sé nella Sim il biglietto dell'autobus, il badge aziendale, i buoni pasto e, perché no, anche la chiavetta 'virtuale' per la macchinetta del caffè.

E' la nuova frontiera dell'uso del telefonino di ultima generazione, possibile grazie alla tecnologia NFC (Near Field Communication), che sarà offerta da PosteMobile ai loro quasi tre milioni di clienti. ''In termini di servizi ci sono quattro grandi categorie - dice a Ign, testata on line dell'Adnkronos l'amministratore delegato di PosteMobile, Roberto Giacchi -.

La prima riguarda il mondo dei pagamenti (uno o più carte di credito vengono messe in una Sim e utilizzate vicino a un POS).

La seconda categoria è quella della bigliettazione (nella Sim c'è il ticket per l'autobus o altri eventi come mostre), la terza è rivolta alle aziende con la smaterializzazione del badge, dei buoni pasto e di una sorta di 'chiavetta' che si utilizza per le macchinette del caffè o delle bibite.

La quarta grande categoria è quella delle applicazioni di marketing (per cui si riceve un voucher o delle informazioni sul prodotto relativi al colore o la taglia dal NFC e poi si va alla cassa o si cerca un altro possibile distributore sempre via mobile)''.

Da dicembre la sperimentazione del 'portafoglio elettronico' parte da Milano. ''Ci allargheremo poi a tutte le altre città italiane da inizio 2013'' rivela Giacchi. I postini e gli uffici postali verranno dotati di questa tecnologia. Le installazioni di tecnologia NFC cominciano ad avere una distribuzione capillare sia nel settore della ristorazione che nei maggiori marchi di abbigliamento e nei supermercati, oltre che per i biglietti ancora in fase sperimentale nella metropolitana di Milano.

Il cellulare andrà quindi a sostituire il portafoglio in futuro? ''Sarà come se dall'ufficio dovessimo uscire e andare a fare una riunione in un'altra sede - dice Giacchi -. Una volta si stampavano tutti i documenti, oggi ci sono le chiavette, il Pc e l'iPad.

Diciamo che di alcune cose cominceremo a non sentirne più il bisogno. Avremo molte più soluzioni per risolvere lo stesso problema''. Con il telefonino di ultima generazione sarà possibile risolvere numerose incombenze quotidiane. Il meccanismo è semplice: con la Sim NFC di PosteMobile, nella quale è già integrata una carta prepagata Postepay NFC 'smaterializzata', il telefonino dialogherà con i nuovi POS abilitati ai pagamenti in prossimità. Basterà quindi avvicinare il cellulare al lettore per eseguire in tutta semplicità e sicurezza l'operazione di pagamento.

Per gli importi fino a 25 euro non ci sarà neppure la necessità di digitare il Pin, che resta invece obbligatorio se si spende di più. ''Siamo nati con l'intuizione che si potesse creare un nuovo mercato ossia quello della convergenza tra i servizi di telecomunicazione e finanziari - dice l'amministratore delegato di PosteMobile - fin dall'inizio abbiamo dato ai nostri clienti la possibilità di comprare una Sim e associargli uno strumento di pagamento.

Quando il cliente effettua questa operazione di fatto la Sim diventa il telecomando per poter utilizzare servizi di pagamento per servizi di mobile banking, mobile payment (ad esempio il pagamento del bollettino), mobile commerce su cui siamo fortemente presenti. Nel mese di settembre il transato relativo al mobile commerce è stato di circa 25 milioni di euro''.

Nel prossimo futuro l'applicazione NFC consentirà anche di rendere disponibili sul cellulare servizi di e-Government della P.A. per l'identificazione e il riconoscimento digitale, smaterializzando e trasferendo direttamente sulla SIM la carta d'identità, il passaporto, la tessera sanitaria, la patente e la firma elettronica. Il cellulare si trasforma così in una sorta di portafoglio elettronico, ma questa è solo l'ultima novità di casa per PosteMobile, il più diffuso tra gli operatori telefonici virtuali. Una realtà ben consolidata nel resto d'Europa e che si sta facendo sempre più strada anche in Italia.

Gli Mvno (Mobile Virtual Network Operator) sono società che forniscono servizi di telefonia mobile a basso costo.
Come fanno? Non sono dotati di reti proprie, ma si appoggiano a quelle degli operatori tradizionali. Dalle poste agli ipermercati fino ai distributori di benzina, l'idea è proporre ricariche telefoniche e altri servizi a tariffe low cost ai loro clienti più fedeli.

Un'idea che piace, visto che l'ultimo rapporto dell'Osservatorio trimestrale dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni segnala una crescita degli abbonati di Mobile Virtual Network Operator (MVNO) (+656 mila negli ultimi sei mesi), la cui consistenza sfiora i 4,3 milioni di Sim (pari a circa il 4,4% della base clienti totale). Poste Italiane sfiora il 57%, grazie anche alla progressiva integrazione della telefonia mobile con i servizi postali. ''Nel primo semestre del 2012 PosteMobile è 'market leader' in Italia come acquisizione di clienti - dice l'amministratore delegato di PosteMobile Roberto Giacchi -. Noi siamo quelli che abbiamo acquisito più clienti dall'inizio dell'anno''.

A puntare tutto sulla sinergia con la grande distribuzione è, invece, CoopVoce che sta lavorando sulla App 'Salvatempo' come quella dei supermercati, ma in versione 'smartphone'.

''Postemobile è il più grande - dice a Ign, testata on line dell'Adnkronos Massimiliano Parini, responsabile CoopVoce - noi siamo al 7-8%. Il nostro business è principalmente in sinergia con la grande distribuzione. Con i punti della spesa si possono avere delle ricariche o delle promozioni particolari per essere socio Coop''.

''Per il futuro più che sulla NFC stiamo puntando su una versione del 'Salvatempo', disponibile nei nostri supermercati, per lo smartphone - spiega Parini -. Si tratta di una App, su cui ancora stanno lavorando, di un 'Salvatempo', ossia la lettura dei codici a barre della spesa che ti permette di evitare la fila alla cassa, pensata per essere utilizzata su questi dispositivi. Dovrebbe essere operativa nel 2013''.

Articolo pubbliucato su adnkronos.com