Codice del Consumo: novità per gli acquisti sul web

Cambiamenti e maggior tutela dei consumatori che acquistano online: ecco le nuove norme...

11-07-2014
Codice del Consumo: novità per gli acquisti sul web

Dallo scorso 13 Giugno sono diventati attivi alcuni provvedimenti presi con un decreto dello scorso Febbraio, che vanno a modificare alcuni punti del Codice del Consumo riguardo alla vendita a distanza, e quindi internet, telefono o anche fisica se avviene fuori dai locali commerciali dell'azienda venditrice (ad esempio le vendite a domicilio).

Cosa cambia ora?

Nel sito repubblica.it troviamo un interessante articolo che spiega in dettaglio quali sono le novità, eccole:

Diritto di recesso

Ora il consumatore avrà 14 giorni per recedere dal contratto e altri 14 per restituire la merce e ottenere il rimborso
II venditore è tenuto a restituire il pagamento entro 14 giorni, incluse le eventuali spese di consegna.
Inoltre se esercitiamo il diritto di recesso, sarà possibile restituire il bene, anche se in parte deteriorato, perché sarà responsabile solo della "diminuzione del valore del bene custodito".

Più trasparenza nelle offerte

Aumentano gli obblighi di "informazione precontrattuale da fornire ai consumatori nelle vendite dirette, cioè contratti negoziati fisicamente fuori dai locali commerciali e nelle vendite a distanza".
Tutti i costi, i termini e gli oneri dell’offerta dovranno essere esplicitati prima della vendita (anche quelli che ora sono poco chiari, come i costi di disdetta e i tempi di spedizione).

Conferma del contratto

Il venditore dovrà fornire al consumatore la conferma del contratto concluso su un mezzo durevole, come ad esempio la registrazione della telefonata, entro un termine ragionevole dopo la conclusione e al più tardi al momento della consegna dei beni oppure prima che l'esecuzione del servizio abbia inizio.

Trasparenza nei pagamenti su internet

Al consumatore deve essere chiaro che l'ordine implica l'obbligo di pagare; di conseguenza, se l'inoltro dell'ordine implica di cliccare su un pulsante, questo dovrà riportare in modo facilmente leggibile soltanto le parole "ordine con obbligo di pagare". E’ una misura che servirà a contrastare le truffe di quei siti e app cellulari che fanno abbonare gli utenti, inconsapevolmente, con un clic.

Responsabilità del venditore per i pacchi

La responsabilità resta del venditore in caso di perdita o danneggiamento del bene spedito, mentre quella del consumatore comincia solo quando questi entra materialmente in possesso dei beni.

Tutto ciò vale solo nei casi (che sono quelli comuni) in cui il vettore della spedizione è stato scelto dal venditore e non dal consumatore.

No costi extra a chi non usa i contanti. Non si possono più imporre al consumatore tariffe superiori per i pagamenti non fatti in contanti (quindi con carta di credito, bancomat), negli acquisti a distanza. Idem per la tariffa telefonica su linee dedicate messe a disposizione del consumatore dal venditore, nelle vendite dirette e nelle vendite a distanza.

Decide l’Antitrust

L’Autorità competente a sanzionare le condotte irregolari da parte dei professionisti che violano i diritti dei consumatori è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). Finora è stata Agcom.

Fonte delle informazioni repubblica.it