Cambiare browser: questione psicologica più che di tecnologia

I browser per navigare in internet si evolvono in continuazione, ma gli utenti sembrano essere fermi sulle proprie posizioni di utilizzo. Eppure si tratta più di pregiudizio che di scelte funzionali.

15-02-2013
Cambiare browser: questione psicologica più che di tecnologia

Tra i molti browser a disposizione degli utenti e delle svariate versioni emesse, sembra esserci un problema di evoluzione a livello di utilizzo.

Ad esempio, nonostante la stessa Microsoft abbia tentato più volte di spingere al passaggio alle nuove versione di Internet Explorer, gli utenti di IE6 sembrano non muoversi dalla loro scelta. Eppure IE10 non manca di nulla di ciò che potrebbe desiderare un utente IE6, anzi, ad oggi risulta essere uno dei più efficienti tra i browser sul mercato.

Questa ferrea posizione sembra essere legata piuttosto a una forma di pregiudizio, dettato dal passaparola più che dalla effettiva esperienza di utilizzo.

Un browser dovresse essere scelto in base alle proprie esigenze di navigazione, di sicurezza e privacy, velocità e così via...invece sembra fissa nel sentimento degli utenti che il browser si scelga per non essere più cambiato, e nonostante ci siano molti aspetti tecnici positivi ne basta uno vero o presunto di negativo per far fallire la diffusione del prodotto. Ed ecco che le persone si fidano di più di ciò che viene loro detto o di vecchie convinzioni, piuttosto che delle "prove".

Citando l'articolo pubblicato su webnews.it:

"L’inerzia è la misura del gap che c’è tra l’evoluzione degli strumenti ed i giudizi che si danno degli strumenti medesimi. È lo slittamento tra la realtà e la percezione. È la stessa che ha tenuto in piedi IE6 troppo a lungo e che ora tarda a riconoscere ad IE10 le sue reali potenzialità.
L’inerzia è un peso che grava sull’innovazione, poiché elargisce male i meriti e tarda a riconoscere le qualità laddove emergono.

L’inerzia pesa su tutti: pesa sugli sforzi di rilancio di Firefox, ha pesato sull’emergere di Chrome, pesa sulle capacità innovative di Opera ed oggi pesa su quel che Microsoft ha saputo mettere in campo con IE10 e Windows 8"

Sarebbe invece consigliabile scegliere in base alle proprie esigenze, su prove certe e concrete. L'abitudine e la fossilizzazione di utilizzo di una data tecnologia non solo rende difficile la vita ai produttori che devono giocarsi il tutto e per tutto cercando di convincere l'utente, ma anche la naturale evoluzione delle tecnologie impiegate.

 

Fonte delle informazioni: webnews.it