Aziende e social: il valore dei contenuti

Da tiscali.it vi riproponiamo un'intervista a David Meerman Scott, un esperto di social media marketing che in Maggio terrà una conferenza a Milano sull'argomento.

24-04-2013
Aziende e social: il valore dei contenuti

Sul sito tiscali.it leggiamo un'intervista a David Meerman Scott, un esperto di social media marketing che in Maggio terrà una conferenza a Milano sull'argomento.

Dall'intervista emergono alcuni punti molto interessanti su cui le aziende dovrebbero lavorare per trasformare la loro comunicazione in comunicazione efficace.
Infatti al giorno d'oggi non basta avere dei buoni prodotti o servizi, e metterli in evidenza, ma occorre metterli in evidenza puntando soprattutto al cliente e alle sue esigenze più che restare incentrati sulla qualità e il valore dell'azienda.

Internet è sicuramente un canale proficuo da sfruttare sempre di più per comunicare con i propri fruitori, ma non basta essere in rete e utilizzare i social, occorre che i nostri contenuti siano appetibili e interessanti, che siano strutturati nel modo giusto a carpire l'attenzione del cliente.

Ecco l'intervista con David Meerman Scott di Michael Pontrelli pubblicata su tiscali.it:

Qual è l'errore più grave che le aziende devono evitare quando comunicano con il mercato?

“Essere focalizzate su se stesse ovvero sui propri prodotti o servizi. Ai clienti in realtà non importa nulla di quello che le aziende fanno. Importa solamente che esse siano in grado di risolvere un loro problema o soddisfare un loro bisogno. La prima regola di comunicazione che ogni organizzazione dovrebbe seguire è capire davvero il proprio mercato di riferimento. Comprendere l’audience che si sta cercando di raggiungere e veicolare una comunicazione appositamente concepita per essa. Questo significa contenuti che creano interesse e utilizzo di un linguaggio comune ovvero usare le stesse parole e frasi delle persone a cui ci si sta rivolgendo”.

Oggi i consumatori trovano informazioni in tanti modi diversi. In che modo le organizzazioni devono adattarsi per conservare un canale di comunicazione privilegiato con i propri clienti?

“Il punto qualificante la bontà di un contenuto è la sua capacità di soddisfare un bisogno. Come ho già detto prima bisogna partire dai bisogni dei clienti e il modo migliore per farlo è evitare di considerarli in modo indifferenziato. Bisogna cioè profilare il proprio mercato di riferimento creando dei differenti profili che io chiamo “buyer personas” è creare contenuti specifici per ciascuna di queste categorie. Perciò non una comunicazione indifferenziata ma targetizzata per tipologia di cliente”.

Alla base della rivoluzione in corso ci sono i social network. In che modo le aziende dovrebbero sfruttarli?

“E’ molto semplice. I social network sono strumenti perfetti per condividere informazioni ed idee. Le organizzazioni che fanno un buon lavoro su queste piattaforme sono quelle che trasmettono contenuti la cui condivisione agli altri crea valore”.

Cosa pensa del fenomeno sempre più diffuso dei blog aziendali?

“Che sono canali di comunicazione con un incredibile valore a patto però di evitare un errore comune a tante realtà: affidarli ad esperti di prodotto che non scrivono per i loro clienti. E’ fondamentale che la creazione dei blog sia affidata alle persone giuste ovvero persone che sono abili nel raccontare storie. Quindi non i copywriter dell’ufficio marketing ma giornalisti professionisti”.

I video stanno diventando uno strumento fondamentale nella moderna comunicazione. In che modo dovrebbero essere utilizzati?

“Valgono le stesse cose che ho detto prima. Devono raccontare delle storie interessanti per i clienti”

Molti esperti di comunicazione affermano che con l’avvento dei social network l’obiettivo principale delle aziende dovrebbe essere quello di diventare aggregatori di comunità. Pensa che questa regola si debba applicare a tutte le tipologie di business?

"Non condivido questa impostazione, non penso cioè che la aziende debbano costruire delle comunità semplicemente perché queste esistono già. A mio avviso è molto più importante comunicare con esse attraverso contenuti appropriati sfruttando tutte le possibilità oggi a disposizione: social network, blog, video, eventi, webinar e così via".

Internet ha già espresso tutto il suo potenziale o dobbiamo aspettarci ancora delle novità importanti nei prossimi anni?

“A mio avviso siamo ancora a metà cammino di una rivoluzione iniziata circa 15 anni fa. La novità più importante è che il web è ormai diventato lo strumento principale attraverso cui le persone risolvono i loro problemi. Se uno deve comprare una macchina, fare un viaggio o iscrivere il proprio figlio ad una scuola la prima cosa che fa è cercare informazioni in Rete. Per le aziende è fondamentale capire questo cambiamento che sta stravolgendo il modo di fare business e che andrà avanti ancora per altri 10-15 anni”.

 

Fonte delle informazioni: articolo di Michael Pontrelli pubblicato su tiscali.it